Il patrimonio culturale al centro per uno sviluppo economico e sociale che rafforzi il legame tra le diverse identità territoriali e il mercato turistico del Nordest: la nostra Agenzia si sta occupando delle attività di comunicazione del progetto di ricerca “Lab Village Turismo, Cultura e Industrie Creative”, condotto dall’Università Ca’ Foscari Venezia in qualità di capofila dello Spoke 6 nell’ambito delle attività a cura del Consorzio iNest, in collaborazione con il Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia.
Il progetto è in partenza in questi giorni sugli Altipiani Cimbri, a Lavarone (TN), Tonezza del Cimone e a Roana (VI), e punta a creare prodotti e servizi per un turismo sostenibile a base culturale attraverso una rete diffusa di laboratori che prenderà forma in Veneto, Friuli Venezia-Giulia e nelle province autonome di Trento e Bolzano e alla quale parteciperanno artisti, creativi, imprese, operatori turistici, Istituzioni e cittadini. Ad esempio “musei all’aperto”, itinerari turistici immersivi o didattici, percorsi culturali, soggiorni o incontri enogastronomici, reti di imprese, spettacoli dal vivo o pièce teatrali, nuovi approcci al marketing territoriale.
«Il modello del Lab Village applicato alle relazioni tra produzioni culturali e turismo rappresenta una svolta radicale nella concezione dello sviluppo imprenditoriale nel settore turistico e nella stessa idea di turismo culturale. – spiega Fabrizio Panozzo, responsabile dello Spoke 6 – La scommessa è che questo approccio sappia generare nuove forme di turismo culturale più partecipative, condivise e quindi sostenibili».
Entro l’autunno del 2025 è prevista la realizzazione di 9 laboratori raggruppati in tre tematiche pensate per rispondere da un lato agli interessi del mercato, dall’altro per valorizzare le specificità dei diversi contesti: “Montagna”, “Outdoor” e “Città”.
Maurizio Busacca, responsabile del progetto “Lab Village Turismo, Cultura e Industrie Creative” spiega: «Il nostro obiettivo è sviluppare un metodo di lavoro replicabile che possa essere adottato da altri territori, supportando l’evoluzione del settore turistico verso una maggiore sostenibilità e innovazione».
Alle prime battute in questi giorni l’azione pilota “Montagna” sugli Altipiani Cimbri, con focus su Lavarone dove verrà condotta un’indagine audio-visiva con protagonisti i principali attori del territorio per creare un prodotto multimediale che sarà, in seguito, fruibile dal pubblico. Le tappe successive toccheranno Tonezza del Cimone, dove un gruppo di residenti verrà invitato a condividere le proprie visioni sul luogo nel quale vivono e sulla comunità per raccoglierle in una drammaturgia collettiva sul presente e sul futuro della montagna, e infine Roana, dove le storie di alcuni oggetti d’uso comune saranno trasformate in musica e video.
«Entrando in contatto con le comunità stiamo scoprendo un tessuto ricco di visioni ed energie. – racconta Diego Dalla Via, drammaturgo e progettista culturale, che sta coordinando le prime azioni sul campo in qualità di direttore artistico – Il nostro è un lavoro di tessitura in cui la complessità degli sguardi dei diversi interlocutori viene inserita in un disegno condiviso».
Il progetto Lab Village punta non soltanto a rilanciare o riposizionare i territori diversificando l’offerta, ma anche a creare nuove sinergie tra il settore turismo e quello culturale-creativo con la trasformazione delle attività laboratoriali da temporanee a permanenti.
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